Vaccino Covid, in Italia tagliato il traguardo del milione di persone. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Primi in Ue”.
Nella giornata del 15 gennaio più di un milione di persone in Italia ha avuto una dose del vaccino contro il Covid. Lo ha evidenziato con un post condiviso sui social il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Vaccino Covid, Conte: “Un milione di italiani ha ricevuto il vaccino”
“Un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti Covid 19. Un sentito ringraziamento ai cittadini e al nostro Servizio sanitario nazionali per la risposta straordinaria. L’Italia è prima in Ue per numero di persone vaccinate. Un dato incoraggiante che ci spinge ad andare avanti così, mantenendo sempre alta la guardia”, ha scritto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sui social ringraziando quindi i cittadini e gli attori del Servizio sanitario. Il ringraziamento ai cittadini è legato al fatto che il governo non ha imposto l’obbligo di vaccinazione, quindi il buon andamento della campagna passa anche inevitabilmente dalla disponibilità degli italiani a porgere il braccio.
Di seguito il post condiviso dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul proprio profilo Twitter.
Un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti #covid19. Un sentito ringraziamento ai cittadini e al nostro SSN per la risposta straordinaria. L'Italia è prima in Ue per numero di persone vaccinate. Un dato incoraggiante. Andiamo avanti così mantenendo sempre alta la guardia pic.twitter.com/LSAOxo9Nrh
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) January 15, 2021
Rezza, “Entro fine mese inizierà la fase di vaccinazione degli Over 80”
Nel corso della conferenza stampa del 15 gennaio dell’Iss, il Professor Rezza ha fatto il punto sulla campagna di vaccinazione e ha confermato che al massimo dall’inizio di febbraio – ma la speranza è di iniziare a fine gennaio – si procederà con la somministrazione del vaccino agli over 80.
“Entro fine mese o al massimo inizio febbraio comincerà anche la fase di vaccinazione degli over 80 […]. Per ora le tabelle di marcia vaccinali sono rispettate e addirittura anticipate“.
“Stiamo lavorando su un documento che classifica le varie categorie di popolazione e questa è la vera fase 2, e valuta anche la numerosità delle diverse fasce, ma si deve evitare una guerra tra categorie. Le priorità saranno basate sul rischio“, ha aggiunto Rezza che ha comunque fatto sapere che l’immunità di massa è tutt’altro che vicina.